martedì 6 marzo 2012

TESI 2009/2010: Sara Telesco



IL RACCONTO

Frida
Due enormi statue custodiscono l'ingresso di Frida.
Il viaggiatore ne è intimorito, ma alla fine entra, invitato dal suono di festose voci.
Qui il viandante non trova la solita città, perché è assalito da una
devastante puzza, e da un insolito grigiore.
L'aria è pesante e fuligginosa, quasi che il sole ne è oscurato.
Scure sono le case degli abitanti di Frida, che dormono in contenitori metallici, come quelli del petrolio o della spazzatura.
Sono piccoli e si nascondono ovunque.
Ognuno ha la propria casetta, contenitore, tutta arrugginita, e con una piccola finestrella per guardare fuori, dove il viaggiatore può notare i panni stesi a prendere fuliggine.
Le piccole case sono tutte uguali, un involucro di forma cilindrica.
Ma è l’interno che le caratterizza, basate su un sistema d’arredo modulare; ogni abitante la cambia, la trasforma secondo il proprio gusto personale, nel colore, nel dislocamento.
Uno spazio unico dove dormire, mangiare, conversare, vivere in piccole comunità.
I pie' di Nibbio di Frida, di tanto in tanto spostano la propria casa, come minuscoli paguri muovono il proprio guscio vagando sul fondo accidentato di questa città senza strade.
Ma il viaggiatore è colpito non tanto dallo stato di questo angusto paese, ma dalla disponibilita e dalla accoglienza di questi lillipuziani esserini.
Dolci e carini come nani da giardino, sanno allietare i propri ospiti, con curiose danze e allegri canti.
E con questi ultimi impressi nella mente, che il forestiero incantato lascia Frida.

IL PROGETTO

Abitare l’omologazione

Frida: metafora dell’uomo odierno che vive nelle case popolari, dove gli individui scelgono quasi involontariamente di rinunciare a pensare con la propria testa per affidare a un capo, a un partito, a un’organizzazione politica, la conduzione della propria vita, perdendo l’autonomia e l’iniziativa intellettuale nel gestirla. Tutto questo però viene annullato quando il cittadino entra nella propria abitazione, dove trova conforto e dove può esprimere se stesso.
Contrapposizione tra il mondo esterno, triste e opprimente, e il mondo interno limitato e svincolato da ogni legge. All’interno di ogni abitazione, gli abitanti trovano il proprio spazio vitale. Portando l’omologazione e la modularità all’interno, rivoltandola letteralmente, per fruttarla e renderla migliore. Ciò che non può essere cambiato deve essere migliorato. Qui l’abitante di Frida, attraverso i colori e materiali, può cambiare e adattare lo spazio secondo il proprio gusto creando e trovando la propria serenità.

Lo spazio è stato pensato per essere simile ad un open space, dove però il modulo del triangolo va a dividere in modo uniforme e armonico l’interno.
Tutto ciò che è presente all’interno dello spazio, dalla pavimentazione, alle scale, ai sanitari, è solo e unicamente a base triangolare. Perchè il triangolo riesce ad adattarsi a qualsiasi tipo di creazione.
Tutto questo spazio sfrutta al meglio la luce naturale e quando questa manca, eleganti e sofisticati, ma soprattuto ecologici OLED illuminano l’interno della casa.





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