giovedì 12 luglio 2012

TESI 2010/2011: Simone Rigamonti



COMPLUVIUM
Una casa per Anish Kapoor
Il proposito di questa tesi è di permeare l’istanza formale architettonica con temi che indagano gli aspetti psicologici relativi al rapporto uomo/spazio.
Il protagonista di questa indagine è l’artista di origine indiana Anish Kapoor, che progetta le sue opere intorno all’uomo, fornendogli degli spettacolari strumenti di indagine introspettiva, dove scomporre e ritrovare l’equilibrio con il sé e con lo spazio in cui il sé è contenuto.
 Arte come veicolo, diventa Architettura intesa come passaggio, quindi la casa uno strumento. 
Compluvium è un’appartamento paradossale dove riscoprire il proprio personale rapporto con la paura e con il senso di protezione, di cui la casa sarebbe paradigma.

L’esterno, posto come pericolo, entra nell’appartamento su ognuno dei tre piani che la casa copre, risultato di una sottrazione alla pianta di 17 mq per piano.
Nella casa suona la pioggia, nevica, entrano il sole e il rumore della città che ospita l’edificio, per un cortocircuito fra interno ed esterno.






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